Ogni giorno, nell’ovatta dei nostri piccoli castelli, viviamo. Portiamo avanti le nostre esistenze cercando di renderle più serene possibile, combattiamo ogni giorno affinchè l’armonia familiare vinca contro le incursioni di dispiaceri talvolta imprevisti, altre volte tristemente attesi, piccoli o enormi…
Quando decidiamo di avere un bambino, partorendolo o adottandolo, sappiamo che quell’esserino dovrà essere protetto e ci prodighiamo, non sempre in maniera corretta, per dargli gli strumenti per essere un giorno una persona felice.
Non è sempre così. Lo sforzo per accompagnare un bambino con serenità sul cammino della sua crescita non è scontato… Talvolta un bambino che nasce è un ostacolo, un problema, un fastidio, un impiccio che non merita attenzione.
Io non lo sapevo.
All’inizio della IV elementare in classe di Flavia è arrivato un bambino nuovo, Antonio.
Antonio è alto più o meno come Flavia, ha i capelli castano chiaro tagliati cortissimi, sorride e parla di rado e quando lo fa, sussurra. Antonio quando ti guarda lo fa dal basso in alto, come volesse scusarsi dello spazio che occupa abusivamente. I suoi occhi si stupiscono, spalancandosi, quando per parlargli mi accovaccio vicino a lui, in modo da non sovrastarlo e quasi questa vicinanza lo imbarazza.
Le maestre, a metà anno, fra il divertito e il commosso, mi comunicarono che Flavia e Antonio si erano fidanzati e ogni tanto Flavia tornava a casa con dei bigliettini, dei disegni, delle lettere cariche d’amore. “Tu sei la luce che illumina il mio cammino”, “Quando sto vicino a te mi sento bene”, “Sei il mio oggi, il mio domani”….
Venerdì scorso è stato l’onomastico di Antonio e gli hanno organizzato una festa e Flavia ha passato un pomeriggio a cambiarsi decine di vestiti chidendomi se era abbastanza bella per lui. “Sono sfrontata se gli chiedo un bacio?”
Alle 18 quasi tutti i bimbi della classe con i loro genitori erano radunati per andare alla festa, ognuno con i propri regali… non sotto casa di Antonio ma sotto la casa-famiglia dove abita e dove non avremmo incontrato i genitori, ma le responsabili del centro.
La casa-famiglia ospita altri cinque bambini e tutti erano frastornati dalla festa… un’occasione più unica che rara. Nei loro piccoli castelli non hanno mai avuto una festa, chi doveva organizzarla non c’era, non aveva la capacità di capire che i desideri di un bambino sono semplici e carichi d’amore. Antonio e i suoi compagni di sventura sono bambini speciali, come tutti i bambini e avrebbero meritato genitori più coscienti. Non giudico, non sono nessuno per farlo. Ma nel cuore ho le mani di quei bambini che cercavano le mie e quelle delle altre mamme e penso che ognuno di noi è libero di disporre della propria vita come crede, ma nel momento in cui c’è un figlio, questa libertà decade.
Antonio per fortuna ha trovato una casa-famiglia dove le responsabili e le giovani volontarie sono meravigliose e attente e probabilmente il suo percorso fuori da una famiglia terminerà l’anno prossimo perchè lo zio ne ha chiesto l’affidamento e lui ne è felicissimo, perchè a casa sua dormiva in una stanza ‘con quattro televisori scassati mentre invece a casa di zio avrà una stanza con l’armadio e pure la scrivania’…. E’ stato felicissimo di sapere che qualche volta verrà al piccolo castello, non vede l’ora di passare più tempo con Flavia ed è stato ancora più felice della torta che gli ho fatto per l’onomastico, non se l’aspettava. Gli amichetti l’avevano già vista e fremevano, gliela volevano far vedere e lui si copriva gli occhi con le mani… non voleva che la sorpresa fosse rovinata.
Avevo chiamato la responsabile del centro per sapere ad Antonio quale supereroe piacesse, sperando in un Batman o in uno Spiderman, già collaudati… invece no: Ben Ten. Mi sono scusata personalmente con Antonio perchè avevo fatto un Ben Ten, tutto sommato presentabile, ma per via del caldo si è accasciato su sè stesso, ingrassando a dismisura. Ma lui a tutto questo non aveva fatto caso: lui era orgoglioso di avere il suo nome su una torta sovrastata da Ben Ten.
INGREDIENTI
La base qui
La bagna alla vaniglia qui
La crema al burro qui
Farcia:
350gr di mascarpone
250gr di panna fresca
2 cucchiai di zucchero a velo
300gr di crema di nocciole
PROCEDIMENTO:
Montare la panna con lo zucchero rendendola abbastanza soda (se fa molto caldo mettere in freezer il bricco di panna prima di usarlo per circa 10 minuti). Con una frusta amalgamare la crema di nocciole e il mascarpone e delicatamente incorporare la panna.
I procedimenti di base, bagna e crema si trovano nei link
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